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Location LA CRUSC.

The La Crusc highland lies at the foot of the Santa Croce mountain, and is one of the favourite spots of South Tyroleans and locals from Val Badia. This small highland is steeped in history and its sanctuary, built nearly 600 years ago, has been a pilgrimage site for countless years. There are several legends surrounding the church, one of which tells of Ottwin, Count of Lurn and Val Pusteria, who was guilty of heresy during a pilgrimage to the Holy Land. After returning to his South Tyrolean homeland, overwhelmed by guilt for his sin, he decided to live as a hermit in a hut at the foot of the Santa Croce rocks, spending his days seeking expiation. Ottwin's legendary vicissitudes (you will find more about the myths in the insights link below) take us back to those of the many monks and saints (St Jerome among them) who lived far from civilisation and to the secular and real story of Jürgen König (met in Medalges' description) and reminds us how the mountain is one of the best places for both personal, and religious, reflection and meditation.

 

〉 Ladin

La Crusc – Chësc post apé de Sas dla Crusc é un di posć olache jënt dla Val Badia y de Südtirol vá le plü ion. Ince sc’al é ma n pice raiun sön na munt, é chësc post rich de storia y n post de pelegrinaje scialdi vedl. La dlijia ê bele gnüda fata sö dan da oramai 600 agn.

〉 Italiano

L’area di La Crusc/Santa Croce è adagiata alle pendici dell’omonima montagna ed è tra i luoghi del cuore della popolazione della Val Badia e dell'Alto Adige.  Questo piccolo lembo di terra d'alta montagna, carico di storia, è da molti anni luogo di pellegrinaggio dove è situato un santuario costruito quasi 600 anni fa. Attorno ad esso ci sono alcune leggende una delle quali narra di Ottwin, conte di Lurn e della Val Pusteria, che durante un pellegrinaggio in Terra Santa si macchiò di eresia. Dopo essere tornato nella patria altoatesina, sopraffatto dai sensi di colpa per il suo peccato,  decise di vivere da eremita in una capanna ai piedi le rocce del Santa Croce trascorrendo le giornate alla ricerca dell’espiazione. Le vicende leggendarie (a proposito di miti negli approfondimenti qui oltre ne trovate altri) di Ottwin, ci riportano a quelle dei molti monaci e santi (uno fra tutto San Girolamo) che vissero lontani dalla civiltà e alla storia laica e reale di Jürgen König (incontrato nella descrizione di Medalges) e ci ricorda come la montagna sia uno dei luoghi migliori per la riflessione e la meditazione sia personale che religiosa. E come non potrebbe essere altrimenti davanti a paesaggi bellissimi e a fenomeni naturali come quelli dell’enrosadira che tinge di rosso, passando poi al viola, la maggior parte delle cime delle Dolomiti e che in questo luogo rende ancora più meravigliosa la parete del Sasso Croce. Chi volesse salire alla Santa Croce partendo da Badia o da San Leonardo incontrerà, lungo il sentiero 7A, alcune “viles”, tipici insediamenti rurali formati da massimo dieci case con alcuni ambienti e servizi (fienile, essiccatoi, forno, segheria) in comune che fanno capire come un tempo alcune lavori si basassero sull’aiuto reciproco. Il Maso Ruac/Alfarëi è una “vila” lungo il percorso e in questo insediamento sorge uno dei più vecchi edifici dell'Alta Badia. Si tratta di una pregevole casa di foggia tardo romanica, uno stile architettonico di origine medievale, che rappresenta la più antica tipologia abitativa riscontrabile nella vallata. Poco distante troviamo una vecchia segheria e un mulino ad acqua.

〉 Deutsch

Das Gebiet von La Crusc/Heilig Kreuz erstreckt sich über die Hänge des gleichnamigen Bergs und ist ein Ort, welcher der Gadertaler und Südtiroler Bevölkerung besonders ans Herz gewachsen ist. Dieses kleine, geschichtsträchtige Stück Hochgebirge, wo vor beinahe 600 Jahren eine Kapelle errichtet wurde, ist seit langer Zeit ein Wallfahrtsort.

 

How to reach the location

 
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