Location PRA DE PÜTIA.
The meadows at the foot of the Sas de Pütia „Prà de Pütia“ provide a magnificent view of the Dolomites. The vast meadows which flank the mountain are used to graze cattle and for haymaking. The “Roa dl Maier” is a place between Börz and Sas de Pütia, where visitors can admire some of the most beautiful and important geological formations of the Dolomites. In addition, the Pütia meadows are also an important location when it comes to the prehistoric frequentation of the area. Neolithic hunters' shelters, the remains of votive bonfires from over 3,000 years ago and even Roman brooches have been found here, testifying to the fact that this area has been inhabited for millennia.
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https://goo.gl/maps/vAa8LW9dit58Yy4f7
Accessible by car-van. However, the area of the Putia meadows is very large, so some areas are only accessible on foot.
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Ed. 2019 - www.smach.it/conor-mcnally
Ed. 2017 - www.smach.it/ilyn-wong
Ed. 2015 - www.smach.it/simon-perathoner
Ed. 2013 - https://www.smach.it/philipp-schraut
Ed. 2013 - https://www.smach.it/patricija-gilyte -
〉 Ladin
I Pra de Pütia dala pert nord de Sas de Pütia pîta na vidlada demorvëia sön les Dolomites. I gragn pra apé dl crëp vëgn anuzá por i tiers che vá a pastöra y vëgn ince siá. Sön la Roa dl Maier, ch’an vëiga fora dër bun da jí da Börz cuntra Sas de Pütia, pón odëi n valgönes dles formaziuns geologiches plü beles y importantes dles Dolomites.
〉 Italiano
Il Passo offre uno degli accessi più facili e scenici al Parco Naturale Puez-Odle delle Dolomiti UNESCO. Da qui si può partire per una passeggiata lungoil percorso circolare intorno al Sas de Pütia. Il percorso parte dal parcheggio del Passo delle Erbe (2.006 m) e sale sul versante occidentale del Sas de Pütia attraverso i prati Putia utilizzati da secoli per il pascolo e la fienagione. Da qui si ha una bellissima vista sulla cima Putia e sulla "Roa dl Maier", la grande frana che ha formato la Gola di Moibach / Moibachschlucht, dove è chiaramente visibile la sequenza originaria degli strati di sedimentazione, risalenti a oltre 200 milioni di anni fa, su cui poggiano le Dolomiti. Tra l’altro, lo strato superiore della frana, chiamato Formazione di Werfen, è caratterizzato da un fossile guida (che serve appunto per identificare la formazione), chiamato Claraia Clarai, dal cognome di un parroco badiota che tanti anni fa era conosciuto come un strano uomo “che percuoteva le pietre” e facendo ciò scoprì una conchiglia fossile che fu una delle poche specie viventi che sopravvissero alla principale estinzione di massa avvenuta nella storia della nostro pianeta: l'estinzione del Permiano-Triassico circa 252 milioni di anni fa. Molto più recenti e vicina alla storia dei nostri antenati, sono i ritrovamenti (frammenti di roccia lavorati risalenti a circa 8.000 anni fa) che testimoniano come questi terreni (al Passo delle Erbe così come nella vicina Alpe di Luson) fossero usati dai cacciatori del Neolitico (8000-3500 a.C.) e forse anche del Mesolitico (10.000-8000 a.C) che utilizzavano le radure montane come zone di caccia e i valichi alpini come vie di comunicazione. Mentre vicino ai pendii di Cialnéur, sempre lungo il Giro del Putia, è stato ritrovato dagli archeologi dell’Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Bolzano e dell’Istitut Cultural Ladin “Micurà de Rü”, un luogo di culto dell’età del Ferro (XIII secolo a.C.) con un focolare votivo in cui, oltre due millenni fa, sono stati gettati una manciata di semi oltre che offerte di natura animale.
Dopo questo tuffo nel passato si sale alla Forcella del Putia (2.362 m). Dopo una breve e ripida discesa, il sentiero prosegue, con moderati saliscendi su splendidi prati d'alta montagna, in direzione della Malga Ütia Vaćiara e del Rifugio Göma per poi tornare al parcheggio del Passo delle Erbe. A proposito, si chiama così la varietà della flora della zona. Qui si trovano nuovi boschi di pino cembro, che presentano un forte aspetto di rinnovazione naturale, una situazione quasi unica in Alto Adige. Da mettere in evidenza sono pure i popolamenti di abete rosso nei boschi del Pütia e i lariceti non lontani da Halsl. Vasti tappeti di rododendro e di pino mugo si sono sviluppati sulle pendici occidentali del Pütia. Numerossime poi le specie di fiori, che sono oltre 40.
〉 Deutsch
Die Wiesen am Fuße des Peitlerkofel „Prà de Pütia“ bieten ein herrliches Panorama auf die Dolomiten. Die den Berg säumenden weiten Wiesen werden sowohl zur Beweidung als auch zur Heuernte verwendet. Die “Roa dl Maier” ist eine Stelle zwischen Börz und Peitlerkofel, wo man die Gelegenheit hat, einige der schönsten und wichtigsten geologischen Formationen der Dolomiten zu bewundern.